Oggi ci occupiamo della procedura di ricarica batterie per carrelli elevatori.
I caricabatterie sono oggetti fondamentali nella vita di tutti i giorni, per i telefoni, per le auto, per gli automezzi. Ma sono particolarmente importanti anche per ricaricare i carrelli elevatori e bisgona prestare attenzione ad alcuni paramentri, quando bisogna acquistarne uno.
Le batterie dei carrelli elevatori possono avere diversi tipi di tensione, di chimica e di celle e se sono ad acido libero è bene che il caricabatterie sia ad alta frequenza. Consente un risparmio energetico, poiché la procedura di ricarica è più veloce, e fornisce maggior durabilità alle batterie, nonostante sia più costoso. Inoltre va tenuto conto della capacità del contatore perché si può correre il rischio di non avere potenza sufficiente a completare il ciclo di ricarica. Si potrebbe, ad esempio, scegliere un caricabatterie che possa ritardare l’avvio della carica a quando la potenza disponibile sia superiore (di notte o nel week end).
Quando si predispone una stazione di ricarica per i carrelli elevatori, bisogna tenere conto anche del fatto che, in questa fase, viene sviluppato calore oppure gas o peggio scintille: questo aumenta il rischio di incendio. Lo spazio deve quindi essere isolato e ventilato, senza elementi che siano infiammabili e dotato di estintori a polvere (quelli a CO2 non sono indicati). La reazione chimica che si innesca durante la ricarica, per il passaggio della corrente elettrica, produce idrogeno, elemento esplosivo se presente nell’aria in determinate concentrazioni. Ecco perché la normativa ATEX ha previsto una procedura per ridurre il rischio di incendi nelle aziende, in presenza di idrogeno, anche se per un tempo ridotto. Se invece le batterie sono piombo-acido, bisogna munirsi di acqua demineralizzata, per favorire il rabbocco che riporti a livello l’elettrolita al termine della ricarica.
Procedura di ricarica batterie di trazione.
Veniamo al dunque. La prima cosa da fare è attenersi alle direttive imposte dalla casa madre del carrello elevatore, segnalate sul libretto di uso e manutenzione. Si passa quindi a verificare l’aerazione del locale, a frenare il carrello elevatore ed a munirsi di guanti e grembiuli antiacido per gli eventuali rabbocchi di batteria. Naturalmente è fatto divieto di fumo o di uso di fiamme libere nei locali addetti alla ricarica batterie.
Posizionamento del carrello elevatore:
- Questo deve essere posto nell’area delimitata per la ricarica, ad una distanza di almeno 1m dal caricabatterie e dall’impianto elettrico.
- Va spento il motore e va estratta la chiave di accensione.
- Si deve verificare che entro 1m non siano presenti fiamme libere, sigarette accese oppure apparecchiature elettriche.
- Se il locale è al chiuso, verificare l’impianto di aerazione ove presente o aprire finestre/portoni per il ricircolo dell’aria.
- Fare attenzione a non toccare i contatti delle batterie con oggetti metallici quali orologi, bracciali, etc.
Ricarica batterie carrello elevatore:
- Si deve aprire il vano batterie e togliere i tappi permettendo al’idrogeno prodotto di fuoriuscire.
- Il caricabatterie va collegato attraverso l’apposito cavo al carrello elevatore.
- A ricarica conclusa va prima di tutto spento il raddrizzatore e solo dopo si possono staccare i morsetti.
- Riportare a livello l’elettrolita attraverso il rabbocco con acqua demineralizzata, se la batteria è piombo-acido.
- Si rimettono i tappi e si chiude il vano batterie.
Ricordiamoci che i cicli di carica possono durare dalle 6 alle 12 ore ed a volte è necessario attendere ancora qualche tempo prima di poter riutilizzare il muletto: questo perché la batteria deve raffreddare (ed andrebbe fatta raffreddare anche prima di mettere il carrello in carica).
I bordi, i coperchi, le connessioni vanno sempre mantenuti puliti ed asciutti, per evitare dispersioni e corrosioni, utilizzando pennelli puliti intinti in acqua distillata e panni per asciugare. Stesso discorso nel caso si verifichino dei fenomeni di ossidazione sulle prese o sui bordi dei cassoni: usare solo acqua distillata per rimuoverli. Le connessioni poi non vanno ingrassate. Lo si fa solo per le prese di estremità e si deve prediligere l’utilizzo di vaselina pura o di grassi neutri.
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